F come Facilitazione

Osservare e dare nuovi occhiali agli agricoltori.

La transizione agroecologica potrà essere duratura ed efficiente se viene dal campo, dai territori, dagli agricoltori.

Norme, disciplinari, ricette, ecoschemi, sono state e potranno essere tentate per promuovere un innalzamento della base delle pratiche agricole. Ma non saranno sufficienti, e oltre a una certa soglia possono essere controproducenti, perché tolgono spazio e tempo alle capacità degli agricoltori.

La Facilitazione invece promuove il potenziamento (empowerment) delle risorse tecniche, sperimentali, creative e intuitive degli agricoltori.

Gli strumenti della facilitazione tecnica in agroecologia sono:

  • metodi e protocolli di osservazione e misura, per produrre indici e parametri di supporto al lavoro degli agricoltori.
    Sono soprattutto metodi e protocolli di basso costo, che non hanno bisogno di competenze da ricercatori, e che in molti casi possono essere usati direttamente dagli agricoltori, dopo un percorso di formazione adeguato.

  • percorsi di animazione territoriale, che aiutino gli agricoltori a coordinare le proprie strategie fuori dall’isolamento a cui spesso il loro lavoro porta.

  • il supporto alla progettazione, con lo sviluppo di scenari.