Biodiversità funzionale

Rimettere nel giusto ordine di importanza gli ecosistemi

La lotta biologica di conservazione, il potenziamento delle aree seminaturali in prossimità dei campi, le pratiche agroecologiche nei campi stessi e tutto quell’insieme di cure che possano potenziare la biodiversità funzionale alla regolazione dei fitofagi, possano essere fondamentali come co-soluzione al fenomeno di globalizzazione dei fitofagi.

In cosa consiste:
  1. osservare ed identificare la biodiversità di un gruppo particolare di insetti, i microimenotteri, ed in particolare i Chalcidoidei, su cui abbiamo competenze di identificazione. La biodiversità dei microimenotteri Chalcidoidei, con più di 1'700 specie segnalate in Italia fino ad ora (Universal Chalcidoidea Database Curators. 2022. Universal Chalcidoidea Database Web (UCDW) curated in TaxonWorks), con habitat diversificati di vita, si rivela essere un buon indice da correlare alla gestione di un’area monitorata. Inoltre sono per la maggior parte dei parassitoidi di altri insetti, e in molti casi sono parassitoidi di vari fitofagi.
  2. l'analisi cartografica delle coltivazioni e degli habitat, con lo scopo di calcolare degli indici di ecologia del paesaggio (Landscape ecology), di riferimento per la valutazione agroecosistemica dell’area in cui si trova l’azienda agricola.
  3. a partire dai punti 1 e 2 delineare dei consigli specifici per l’azienda di progettazione agroecosistemica di supporto alla fauna ausiliaria, studiata nel punto 1.
Referenze

La consulenza finanziata ha una durata di 45 ore, un ticket aziendale di 243.00€+iva.
Finanziamento di 2187€

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